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The Truman Show 3.0







In questi giorni mi è venuta voglia di rivedere il film "The Truman show", è  del 1998 diretto da Peter Weir e interpretato da Jim Carrey.

Ispirato alla moda allora nascente (in America) di raccontare la vita in TV attraverso i reality show, immaginando una situazione paradossale, portata all'estremo (dalla quale sono nate riflessioni filosofiche ed analisi sociologiche), The Truman Show raccontava, grazie ad una  trasmissione in diretta continua la vita di un uomo, appunto Truman.


Ve lo ricordate?

Nel 2016 siamo ben oltre il fenomeno Reality Show, ma alcune dinamiche di questa pellicola le sento ancora più attuali, per questo voglio rivederlo.

Oggi nel mondo dei social l’asticella di cosa è accettabile in termini di privacy si è alzata, oltre Facebook che ha davvero rivoluzionato il mondo ed il modo di relazionarsi degli esseri umani, esistono diverse app che ci consentono di condividere le nostre vite IN DIRETTA, attraverso un mezzo che ormai abbiamo tutti, il nostro smartphone.

Tutto si condivide, tutto si mostra, tutto si diffonde.

Tutto questo ha uno strano effetto: i vari social network sono diventati parte essenziale delle nostre vite.

Dobbiamo far sapere agli altri cosa facciamo, cosa pensiamo, cosa vediamo, cosa proviamo, cosa ci piace, quello che possediamo, quello che possiamo permetterci, quanto siamo bravi, quanto valiamo ecc...

A me questo aspetto spaventa.
A volte mi sembra di vivere in un grande "The Truman Show 3.0".

Non amo molto FB, ho un profilo praticamente inattivo dove condivido raramente qualcosa.
Uso soprattutto Instagram, che invece mi piace molto, sin dall'inizio, ed in alcuni periodi mi dà dipendenza.

Lo ammetto.

Così ciclicamente mi impongo delle restrizioni, perché essere spesso "on line" mi distrae da altro e mi fa perdere molto tempo.
Tempo che posso utilizzare diversamente e meglio.
Tempo che posso dedicare a me stessa ed ai miei cari.

Quando inizio a scorrere la mia bacheca i minuti volano via senza che io me ne accorga.
Non sono una di quelle che sta sempre lì a postare, ma mi piace condividere delle immagini della mia vita e vedere anche quelle degli altri.

Ci sono però diversi generi di foto che non amo vedere, che ai miei occhi risultano delle "forzature" in termini di privacy.

Concetto ormai labile, lo so!

Quello che per altri può essere una foto da condividere con il mondo, per me può essere invece una foto da custodire quasi gelosamente o condividere solo con le persone presenti nella stanza in cui mi trovo (per esempio un'ecografia della mia piccola Maria).

Ma non giudico chi lo fa, sia chiaro.
E' prettamente una questione di GUSTO.
Non mi piace.

Nello stesso modo in cui non mi piace la cicoria e per questo non la mangio.

Per esempio, non giudico chi mette le foto dei propri figli, magari anche con una ricca cronistoria, ognuno è libero di fare delle scelte.
Anche io ogni tanto posto foto di mia figlia, cercando di essere discreta, cioè rispettando quello che io sento come "essere discreto".

Almeno ci provo, perché postare foto è per me anche un esercizio per vincere la mia timidezza e riservatezza.

Un altro esempio.
Tra qualche giorni inizieremo a togliere il pannolino a Maria, ma nella fase di spannolinamento non vedrete mia figlia fotografata mentre la fa nel vasino.
perché non mi piace questo genere di foto.
Vedrete forse invece il mio "bye bye" alla scatola dei pannolini sulla cassettiera, dove farò spazio ad altro...per esempio una bella cornice o lampada.
Stesso identica informazione: "niente più pannolino", veicolata da immagini diverse.

Insomma, credo che come nella vita reale, anche in quella virtuale ci siano infiniti modi per dire QUALCOSA, per farsi conoscere, per trasmettere emozioni, per condividere eventi belli e brutti.

Il personale "privacymetro" fa la differenza.

L'idea di una vita in diretta non mi piace.
Il condividere qualcosa della propria vita, quello sì.

Per qualcuno, me compresa, può rappresentare un arricchimento o semplicemente un piacere.
Ed è per questo che nonostante i miei timori e dubbi, continuo a condividere frammenti della mia esistenza su social come IG, dove ho incontrato delle belle e piacevoli persone.

Una curiosità.
Sapete qual è la prima foto caricata su IG dal suo inventore?
Il piede con infradito della sua ragazza ed il cane.
La semplicità di una foto, che mi ha lasciato sorridere...considerando quello che ad oggi si condivide!

Questo post rappresenta una mia riflessione a voce alta.

Anche se io non sono super social, nella mia vita reale, sono forse la più social, in quanto ho un account Fb, uno di IG, il blog ed uso tutti i giorni whatsapp.

Le mie amiche, a parte qualche eccezione, sono molto più riservate, così come gran parte dei miei parenti stretti.

Insomma nessun "social addicted " nella mia vita reale!

A volte mi chiedo se fanno bene loro.
Se così facendo utilizzano il loro tempo meglio di me, senza sentire il bisogno di una condivisione virtuale della loro realtà, in quanto a loro quest'ultima basta.

Ci sono giorni in cui vorrei chiudere sia Fb che Ig, uscire per un po' dai gruppi di Whatsapp...ed andare a soddisfare il mio desiderio di condivisione solo con le persone che fanno realmente parte della mia vita e che mi vogliono bene.

Inoltre mi chiedo, ma chi è socialmente attivo-attivissimo, come vive la proprio quotidianità sempre con il cellulare in mano e sotto controllo?
Dove trovano il tempo di fare altro?
Com'è la loro vita?
La risposta non è semplicemente nella parolina di  gran moda "multitasking"!

Io penso che comunque qualcosa si perde per strada nella distrazione dell'aggiornare una "second life" sui social.

A me è capitato di voler immortalare assolutamente qualcosa di "bello" che stavo vivendo in un determinato momento e di rendermi conto contestualmente di rischiare di "perdermi" quell'attimo proprio per fare la foto.
E così ogni tanto evito di scattare, ma penso a godermi la sensazione di piacere del momento.

Altro esercizio su me stessa per imparare ad essere "qui ed ora".

Ho trovato un mio equilibrio, prendendomi ogni tanto delle salutari pause dai social, felice poi ogni volta di tornare a fare capolino nel mondo virtuale.


E voi come vivete la vostra "socialità"?

Buon fine settimana!


Tiziana
























Commenti

  1. "A me è capitato di voler immortalare assolutamente qualcosa di "bello" che stavo vivendo in un determinato momento e di rendermi conto contestualmente di rischiare di "perdermi" quell'attimo proprio per fare la foto.
    E così ogni tanto evito di scattare, ma penso a godermi la sensazione di piacere del momento."


    come sempre sento molto mio anche questo post, ne abbiamo parlato più volte...
    SUl qui e ora... è la mia filosofia del momento.
    Un abbraccio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ero certa che ti avrebbe colpito questo passaggio!
      Grazie per il commento!
      Un bacio
      Tiziana

      Elimina
  2. “Resistere alla fugacità. Non correre avanti con il pensiero e nemmeno restare aggrappati al passato. L’arte di stare. Di essere in un luogo, in un luogo soltanto in un dato momento. Percepirlo con tutti i sensi. La sua bellezza, la sua bruttezza, la sua unicità. Lasciarsi sopraffare, senza timore. L’arte di essere dove si è”.

    <3

    RispondiElimina
  3. Tiziana, anche io ho molto a cuore questo argomento. Quel film è bellissimo e riguardarlo ora deve essere ancora più surreale. Quello che ci sembrava assurdo all'epoca ora è diventato la normalità! Mi ricordo ancora quando fecero la prima edizione di Grande Fratello in Olanda. Il mondo era sconvolto da questa novità e dalla pazzia di questa gente disposta a farsi riprendere tutto il giorno. Beh, ora c'è snapchat in cui la gente si riprende da sola tutto il santo giorno e mostra al mondo qualsiasi cavolata della sua vita! Ci sono blogger famose, italiane e non, che davvero si riprendono da quando aprono gli occhi al mattino fino a quando non li chiudono per dormire la sera. Mi chiedo che cosa "vivano" davvero delle loro giornate se stanno sempre con un cellulare in mano a parlare da sole. Questa cosa davvero mi sconvolge. Non so dove stiamo arrivando...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Esatto! Infatti Snapchat...non mi convince! ;) Grazie del tuo messaggio!
      Un abbraccione

      Elimina

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