Avevo bisogno di prendere del tempo per ME.
Di trascorrere qualche ora in beata solitudine.
Un giorno da diversificare.
Queste ultime settimane le ho vissute in modo pesante.
Sono state stancanti.
Le ho sentite strette.
Mi sono ritrovata in affanno.
Così mi sono organizzata per andare a prendermi una rigenerante "boccata di ossigeno".
Ieri a Roma vi è stata la presentazione dell'ultimo libro di Csaba dalla Zorza, autrice e food writer che seguo da anni, alla quale devo molto della mia evoluzione in fatto di gusti a tavola, ma non solo.
Ho acquistato il suo libro su Amazon: "Honestly Good" - Guido Tommasi Editore.
L'ho letto velocemente.
Mi è piaciuto molto per contenuti, grafica e fotografia.
Un libro interessante dentro e fuori, per me che sto sperimentando un "nuovo modo di cucinare, mangiare e stare bene".
Ci sono delle ricette che proverò molto presto.
L'evento si è tenuto da Feltrinelli RED in pieno centro.
Csaba è una donna di classe, elegante e molto educata.
Piacevole da ascoltare.
Non potevo scegliere occasione migliore per regalarmi un po' di "spazio mentale".
Sono uscita dall'ufficio e ho preso il primo bus che mi portava a destinazione.
Era da tanto che non mi sedevo dalla parte del finestrino, guardando fuori le luci e le strade.
La gente.
Senza telefonino, un breve percorso che mi ha consentito di entrare nella giusta dimensione, consentendomi di togliere quella patina di senso di colpa per il tempo tolto alla mia famiglia.
Ho iniziato a camminare per raggiungere la libreria, sono arrivata in anticipo, con un passo frettoloso e nervoso.
Mi sono detta "vai piano, goditi il tuo tempo".
Ho deciso di fare un giro, di oltrepassare il fiume e godermi la luna qualche istante prima di andare dall'altra parte, dove mi aspettava un locale francese che volevo provare da mesi, testato e consigliato dalla mia amica (Francese).
Le Carré Français.
Un pezzo di mondo elegante e cortese.
Raffinato e goloso.
Silenzioso.
Con le vetrine piene di dolci:
ma non solo:
Sono entrata, curiosa e contenta, mi sono accomodata ad un tavolo con divanetto.
Ho scelto un buon tè verde caldo dal sapore fresco.
I loro dolci sono buonissimi ma burrosi, presi per i miei amori, che mi aspettavano a casa.
Io purtroppo non li posso mangiare, ma ho avuto comunque una valida alternativa.
Crepe di grano saraceno, in versione dolce, tipicamente Bretone.
Ho scelto come top un po' di cioccolata sana.
Cotta sulla piastra con olio e non con burro (grazie!).
Una delicatezza e leggerezza unica!
Ne avevo sentito parlare ma non avevo mai avuto il piacere di mangiarla.
Mi piacerebbe rifarla a casa, anche in versione salata.
Mi sono goduta questo momento di relax, svuotando la testa e lasciando scivolare via la stanchezza.
"Mi sono sentita riequilibrata"
Sorseggiando la bevanda calda e degustando il dolce...i minuti sono passati lentamente.
Immersa nel presente, mi sono osservata "da fuori" e mi sono prescritta questo genere di "cura" almeno una volta al mese.
Ho bisogno delle "mie attenzioni".
Di dedicare a me stessa un po' del mio Bene.
Felice e rilassata sono tornata alla Feltrinelli per la presentazione, ho fatto autografare il mio libro e scattato una foto ricordo con Csaba.
Ho ripreso l'autobus, che mi portava sotto l'ufficio dove avevo lasciato la mia pandina.
Sono tornata a casa prima del previsto, con un prezioso pacchetto profumato di dolci e pane a lievitazione naturale.
Ho ripreso l'autobus, che mi portava sotto l'ufficio dove avevo lasciato la mia pandina.
Sono tornata a casa prima del previsto, con un prezioso pacchetto profumato di dolci e pane a lievitazione naturale.
Ad accogliermi abbracci e sorrisi in abbondanza.
Me li sono presi tutti.
Alla prossima!
Buon fine settimana a voi!
Tiziana
HO assaporato ogni parola. Mi sono gustata la calma che esprimeva il racconto. Questa è una perfetta descrizione dell’amore per se stessi. Necessario e vitale per donarne di qualità a chi ci sta accanto. Brava Tizi.
RispondiEliminaGrazie Sara, a volte bastano davvero poche ore per ritrovarsi e ripartire! Un bacione
EliminaPs: invidiosissima della presentazione con Csaba. Io la adoro da anni. (Ma scommetto che non ti stupisce)
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